Descrizione
Romanzo L’UOMO DEL MARCIAPIEDE
UN ROMANZO…E CHE ROMANZO. Siatene certi, non mi sto vantando d’avere scritto un opera d’arte, me ne guarderei bene. Solo, ho innestato nella storia delle mie vicissitudini che necessitano della vostra empatia di lettori, un’altrettanto costruzione scenica caratterizzata dall’intervento di numerosi personaggi che hanno contribuito a renderla gradevole.
Se non ci fossero stati loro, il mio sarebbe decaduto in un puro racconto di fatti che la delinquenza mi ha fatto subire in una Sardegna nota per l’efferata violenza di chi, dedito alla criminalità, seminava morte e disperazione; una Sardegna nota per i sequestri di persona, per le faide, per il furti di bestiame (abigeato) che conseguentemente scatenavano vendette a suon d’armi da fuoco.
Nel mio romanzo, invece, appaiono figure insolite che nel suo prosieguo si appropriano della mia opera, con l’intento di impormi di raccontare cose di loro gradimento. Adamo ed Eva, per esempio, o il sommo Dante Alighieri, i personaggi che di più d’altri si sono insinuati; ma alla fine sono io che li ho messi sull’attenti, facendoli rientrare nei ruoli loro assegnati.
Avvincente? Sì! Posso definirlo così e non sono il solo ad averlo considerato tale. Tra le mie carte c’è una piccola non professionale recensione di cui mi è rimasta traccia e la pubblico qui, giusto per avvalorare il mio pensiero e per convincere voi, che quando leggerete il libro, vi ritroverete a pensarla come l’autore del disinteressato giudizio pervenutomi a suo tempo.
UNA BREVE RECENSIONE PILOTA
sul romanzo l’uomo del marciapiede
Giovanni Nachira, con uno stile riflessivo e ricercato, è l’Io narratore che accompagna il lettore in un viaggio straordinario nel suo mondo fatto di determinati valori, modi di vedere e di concepire la vita, e racconta le ragioni delle scelte e degli eventi che lo hanno portato a essere ciò che è.
Si tratta di un originale meta romanzo autobiografico in cui l’autore, durante la stesura del suo testo intrattiene interessanti dialoghi con personaggi di antiche e di più recenti civiltà e il lettore sentirà la necessità di lasciarsi condurre nel percorso creato dall’autore che, pagina dopo pagina, lo farà assistere da spettatore privilegiato a ciò che succede nella mente e nella vita del “professore poeta”, in un vissuto drammatico dovuto ad atti criminali di cui realmente è stato vittima.
Il lettore apprezzerà la profonda caratterizzazione che l’autore è riuscito a imprimere ai suoi personaggi; infatti ha donato loro gesti, modi di esprimersi e di agire e particolarità che rispecchiano il background che man mano viene svelato e ha saputo mantenerli, creando caratteristiche e abitudini che il lettore interiorizza come se realmente conoscesse i personaggi raccontati. Inoltre apprezza la sua capacità di tenere alti la tensione intorno allo svolgersi degli eventi, svelando e lasciando in ombra i particolari con astuzia, e l’interesse del lettore che procede nella lettura del testo, fino alla fine, con crescente curiosità.
Leggere il romanzo significa immedesimarsi nella vita del protagonista, lasciare che l’empatia faccia comprendere ciò che sta vivendo e porre il lettore di fronte al quesito se trovarsi in accordo o magari completamente in disaccordo con ciò che l’autore racconta.
- Questo testo offre la possibilità di aprire un dialogo con il protagonista che di spunti per riflettere e discutere ce ne offre numerosi.
- Il romanzo è indicato per un pubblico adulto che ama il genere e cerca storie originali, che trattino temi sempre attuali, in cui è facile ritrovare il proprio pensiero.
- Il testo risulta quindi una lettura interessante, che ci fa riflettere e offre numerosi spunti di discussione.
Romanzo L’uomo del marciapiede
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